''E se abolissimo nel teatro il diritto d'autore?''. La proposta provocatoria e' stata lanciata dal Direttore del Teatro di Roma Giorgio Albertazzi, nell'ambito del convegno dal titolo ''Diritto d'autore nell'era di internet'', promosso presso la facolta' di Scienze Politiche di Napoli. ''Il teatro e' soprattutto quello che si fa, piu' che quello che si scrive - ha detto Albertazzi - tra cio' che si scrive e cio' che si recita c'e' una elaborazione di grande fantasia. La partecipazione dell'attore e' enorme e determinante. Quando io cominciai non esisteva neanche la Siae''. Niente piu' diritto d'autore dunque? ''La mia e' una boutade e una provocazione - ha poi specificato Albertazzi ai giornalisti - pero' contiene un punto di verita'. I software e l'informatica hanno reso complessi i problemi relativi alla pirateria e all'abuso del diritto d'autore. Il rischio e' che, in materia di diritto, una serie di norme in eccesso possano contribuire non allo sviluppo dell'opera dell'ingegno, ma allo schiacciamento e alla limitazione della creativita'. La regolamentazione dei diritti - ha concluso Giorgio Albertazzi - spesso riguarda il mercato e la mercificazione del progetto e non la sua sostanza che e' quella dell'identita' dell'autore''.
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